Vince l’Ambiente: demolito l’ecomostro di Alimuri
l’Ambiente e il mostro di Alimuri viene finalmente spazzato via da una potente carica di esplosivo. Così, la campagna per la difesa del paesaggio dell’amministrazione comunale di Vico Equense, segna una tappa determinante.
Alle 13.30, di oggi, sono stati spazzati via diciottomila metri cubi di cemento dell’albergo mai ultimato nella baia di Alimuri. “Oggi ha vinto la tutela dell’ambiente. Una bella lezione per tutti i nemici del paesaggio, i cementificatori delle coste e gli speculatori senza scrupoli. La demolizione di uno degli ecomostri più noti in Italia, rappresenta il ripristino della legalità in uno degli angoli più belli della penisola sorrentina”, ha commentato il sindaco di Vico Equense Gennaro Cinque. Era dal 1964 che lo scheletro dell’ecomostro di Alimuri deturpava una delle baie più belle del golfo di Napoli, nel pieno della penisola sorrentina.
Nelle intenzioni di chi lo costruì, aveva la pretesa di essere un grande albergo quasi sul pelo dell’acqua. Cento camere, piscina olimpionica, minigolf. La tormentata storia dell’ecomostro di Alimuri, cominciata mezzo secolo fa, si è conclusa oggi con la demolizione dell’immobile ritenuto illegittimo perché più piccolo rispetto a quello progettato. La scoperta che il rudere non rispetta la licenza edilizia originaria è stata opera dell’assessore Antonio Elefante, che sin dall’inizio del suo insediamento nell’esecutivo del sindaco Cinque si è occupato, con una delega specifica, del manufatto. In tutti questi anni sono stati numerosi i tentativi da parte di vari enti per giungere al traguardo della demolizione, tutti andati a vuoto.
Le microcariche di esplosivo, sono state poste secondo un programma ben preciso. Le prime hanno colpito i pilastri centrali, facendo implodere la costruzione su se stessa, poi tutte le altre, in modo da creare un effetto domino che ha prodotto il collasso strutturale del manufatto.
Le fasi della demolizione
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Osserva il video della demolizione