La cucina primordiale fa colpo sulle donne
“Lavoratevi la donna come la mucca podolica della Basilicata. A vent’anni, al primo appuntamento, ho servito erbe spontanee alla mia fidanzata. Tutti cercano di fuggire da Napoli, invece io sto lavorando per vivere qui”. Così Francesco Fichera, il noto chef di Street Food Heroes ospite a Radio Club 91. “La donna ideale? Una matta che con ironia e sagacia sappia mantenere frizzante l’attesa a un fine scontato dall’alchimia, ma come in cucina lo spasso che porta al boccone perfetto è dato, non da un gusto espresso ma da quello costruito con impegno e superficiale intelligenza nella ricerca dei primordi del nostro essere e votato all’essenza del gusto”.
“Cerchiamo di girarci un pochino attorno alle donne, bisogna cuocerla lentamente”. Lo chef Francesco Fichera, cultore della cucina primordiale, si ispira alla gastronomia preistorica, quando il cibo era parte della nostra cultura e con un solo boccone si mangiava mezzo mondo. “Oggi – ha detto agli ascoltatori – sono portavoce di tipi di cottura alternativa: a fiamma viva, cottura sotto la cenere, sotto la terra, a fiamma viva, braci e prediligo materie prime e razze particolari e selvaggi come il maiale nero casertano, la bagnolese irpina e la mucca podolica della Basilicata”.