
L’Amoroso Napoletano, finto melodramma alla maniera italiana
Il Festival Internazionale di Musica Antica Soave sia il vento riparte con gli appuntamenti di musica aprendo il nuovo anno venerdì 2 gennaio, ore 21, con il debutto a Napoli dell’Ensemble Cappella FastiDiametro, che si esibirà in un delizioso e fantasioso ritratto dal titolo L’Amoroso napoletano con la voce tenorile di Giacomo Schiavo. A fare da scenografia la splendida cornice di Palazzo Zevallos Stigliano dove sarà proposta una scelta antologica di brani di Giulio Caccini, Vincenzo Fontana, Andrea Falconieri, Girolamo Frescobaldi, Giovanni Girolamo Kaspberger, Giuseppe Tricarico, Alessandro Scarlatti e Nicola Matteis.
Ad esibirsi Giulia Eletta Breschi al flauto dolce e fagotto, Leonardo Massa al violoncello, Giovanni Bellini alla tiorba e chitarra e Umberto Cerini al clavicembalo.
Dopo il concerto, sarà possibile visitare la mostra Tanzio da Varallo incontra Caravaggio. Pittura a Napoli nel primo Seicento ospitata nelle sale di Palazzo Zevallos.
“Un finto melodramma alla maniera italiana”, questo il sottotitolo del concerto che racconta l’immaginario percorso nella coscienza dell’unico personaggio in scena: un uomo innamorato, che ragionando con se stesso scopre ed esplora le dolcezze ma soprattutto i tormenti della sua condizione di amante. Il povero Amoroso vive la disperazione e la solitudine per la mancata considerazione da parte della donna amata (Udite Amanti), prova l’emozione della speranza di un amore futuro (A’ miei pianti), successivamente delusa dalla consapevolezza che l’attenzione della sua adorata Clori è attirata da qualcosa di meglio di lui, fino all’epilogo del fiume di lacrime in Clori mia, Clori bella.
La scelta di composizioni della prima metà del XVIII secolo in lingua italiana e in dialetto napoletano garantisce una certa varietà all’interno di una sostanziale unità stilistica. I brani strumentali si alternano a quelli vocali costituendone intermezzi o introduzioni, e anticipandone o commentandone gli affetti. Si vuole restituire agli spettatori la percezione di un racconto che procede senza soluzione di continuità, in cui il cantante passa la parola agli strumenti concertanti/solisti e viceversa.
La sezione continuo, costituita da tre strumenti (fagotto, tiorba/chitarra, clavicembalo), è intesa come una sorta di “scenografia sonora”, pronta a cambiare colore, intensità e profondità secondo la scrittura del testo e gli affetti. Questo risulta fondamentale per evocare una sonorità orchestrale imitando la contrapposizione Tutti – Solo, e diventa importante soprattutto nei recitativi che, essendo i momenti dell’azione, i momenti “teatrali” per eccellenza, sono arrangiati e curati dettagliatamente al fine di farne un “collante” drammatico tra i momenti lirici e strumentali e di mantenere viva l’attenzione degli spettatori.
L’ensemble su strumenti antichi Cappella FastiDiametro è caratterizzato da una costante sintesi dei suoi principali interessi: non solo il gusto italiano, ma anche il riferimento al mondo del teatro musicale come modello formale e comunicativo, e, inoltre, la ricerca timbrica volta alla creazione di un suono il più possibile condizionato dalle diverse esigenze drammatiche/espressive dei brani eseguiti. Questi interessi hanno portato, negli ultimi anni, alla creazione di spettacoli tra il recital e il melodramma come All’Italiana – Un finto melodramma concertato nello stile di Händel e Vivaldi per una voce e sei strumenti nel 2012; Ama e ridi, se Amor risponde nel 2013 e L’Amoroso Napoletano nel 2014.
Per l’acquisto dei biglietti dei concerti: info e prevendite Concerteria tel. 081.761.12.21