L’abitudine di tornare di Carmen Consoli

L’abitudine di tornare di Carmen Consoli

Carmen Consoli

Carmen Consoli

“Mi tengo a distanza dai social ma amo il contatto con la gente. Il calore napoletano è energia pura. È nel mio sangue. Napoli esercita una grande influenza culturale: il settanta per cento dei catanesi e dei palermitani parla un buon napoletano tanto che la produzione neomelodica è bilingue. Il vero problema tra Nord e Sud e tra i popoli? È che abbiamo bisogno di un nemico”. Così Carmen Consoli con il suo nuovo album “L’abitudine di tornare” intervenuta in esclusiva ai microfoni di Radio Club 91. “Sono sempre in bilico tra confusione e felicità perché un’enorme felicità può causare confusione, ma anche la confusione può essere positiva perché deriva da felicità inesprimibili. Nei miei testi filtro sempre tutto attraverso una lettura più profonda: la mia vita privata c’è in pieno magari camuffata dietro altre storie e dettagli. La musica è specchio di ciò che dico. L’Italia ha molti pregiudizi. Credo che sia solamente un distacco superficiale: quando il Nord e il Sud si parla e si conoscono si trovano più elementi di unione che di separazione. E appare quando in Trentino capiscono il siciliano e si sforzano di cantare in siciliano. Abbiamo tutti una radice comune. Dalla Grecia ai vichinghi ai barbari abbiamo un grandissimo patrimonio genetico. Oggi è facile l’intolleranza. C’è già tra Catania e Palermo bisogna crearsi un nemico”.

 

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