Due giovani artisti romani si “raccontano”

Due giovani artisti romani si “raccontano”

Due giovani, ma promettenti artisti romani, Camilla Mazzella e Guglielmo Mattei, si sono “raccontati” attraverso le loro opere in una breve mostra che si è svolta presso la Galleria Sudio 49, Arte e dintorni, in via Carlo De Cesare a Napoli. Le loro tele hanno catturato lo sguardo non solo del pubblico, ma anche dei numerosi passanti che, incuriositi dalla folla di persone nella piccola sala a fronte strada, sono entrati a vedere di che cosa si trattava.

A parlare di queste due …promesse dell’Arte italiana (così sono stati definiti da critici mai propensi ai complimenti) è stato anche l’insolito modo che Camilla e Guglielmo hanno scelto per comunicare col pubblico. Hanno sostituito la classica presentazione della mostra con due brevi testi, scritti di loro pugno, che raccontano l’approccio all’Arte, le esperienze e le aspettative di ciascuno di loro, Un’innovazione interessante che, nella costante evoluzione dell’Arte, conferma come una mente giovane possa essere aperta a soluzioni nuove. Proprio perché l’iniziativa è stata apprezzata dai numerosi visitatori della mostra, riportiamo di seguito i testi scritti da Camilla e Guglielmo.

Camilla Mazzella

Camilla Mazzella, Ponti di Roma

Camilla Mazzella, Ponti di Roma

“Sono nata in una famiglia di artisti iniziando da mio nonno paterno, (beato lui) allievo di Michele Cammarano, il Manet italiano. Mio zio Rosario, il primo dei tre fratelli Mazzella, è un pittore più che affermato. Quindi mio zio Luigi, scultore a tutto tondo e ancora mio padre, Elio Mazzella, pittore e scultore. Dulcis in fundo mio fratello Domenico, restauratore. Era molto difficile non essere coinvolta nel magico mondo dell’arte. Sono state le mie insegnanti delle elementari e delle medie ad accorgersi che i miei lavori si distinguevano rispetto a tutti quelli svolti dalle altre classi anche perché notavano che avevo già padronanza delle varie tecniche pittoriche e di come impostare i miei quadretti.

Camilla Mazzella, Balcone

Camilla Mazzella, Balcone

Spesso, nel mio piccolo, ho dato un contributo ai lavori che si eseguivano negli atelier dei fratelli Mazzella: mosaici, vetrate, pannelli in ceramica, nonché lavori con uso di tecniche miste (ferro, legno, plastica ed altri materiali). Insomma, mi sono resa conto di avere qualche carta in più da poter giocare e soprattutto, col passare degli anni, ho imparato a leggere un’opera d’arte. La pittura di mio padre, le cui immagini mi hanno accompagnato fin da piccola, mi ha sempre incuriosita. Volevo capire che cosa ci fosse dietro quella varietà di toni, prima ancora che di colore, e soprattutto quali immagini e sentimenti fossero racchiusi nei grumi di un cemento. Così mi capitava spesso di chiedere spiegazioni a mio padre, per ritrovarmi con risposte più complesse delle mie domande: “L’arte è fatta di tante cose: cervello, cuore, fantasia, quello che hai visto nei musei, quello che hai letto. Tutto questo c’è in un quadro, e altro ancora … “ Così per capirci di più, ho cominciato a dipingere anch’io. E ho scoperto che una cosa è l’uso dei pastelli e ben altro quello dei colori. Per cui all’elenco di papà, ho aggiunto la parola “mestiere”, senza il quale c’è poca strada da fare.

Camilla Mazzella, La pianista

Camilla Mazzella, La pianista

Per motivi di studio, anche se spesso sono stata invitata, non ho potuto partecipare a mostre ed estemporanee collettive ad eccezione delle seguenti: la mostra “Napoli, Arte e Rivoluzione” presso la Biblioteca “B. Croce” al Vomero (1-10 settembre 2014) perché presa dal titolo particolarmente intrigante e due quadri dedicati agli elementi della natura, presso il Museo della Civiltà contadina alla Masseria Luce di San Pietro a Patierno. (Aria: 10 0ttobre-9 novembre 2014); (Acqua: 6 Dicembre 2014-10 Gennaio 2015). Ho in preparazione, insieme ad alcuni colleghi, una mostra sui ponti di Roma (ritratti dal vero) alla quale stiamo lavorando già da un anno, la partecipazione alla Terza edizione della Mostra su Giorgio Gaber a cui non mi sono voluta sottrarre perché lo considero un grande cantante e poeta. Sono molto affascinata dall’arte ma attraverso i racconti dei miei familiari so quanto sia difficile vivere (come stanno facendo loro) con questa professione, specialmente di questi tempi. Intanto, continuo a studiare Storia Dell’Arte alla Sapienza di Roma e a vivere questa irripetibile stagione della vita, che è la gioventù.

Guglielmo Mattei

Guglielmo Mattei, Ponti di Roma

Guglielmo Mattei, Ponti di Roma

Nato a Roma nel 1988, ho cominciato a disegnare all’età di due anni e a interessarmi all’arte fin dalla scuola materna, seguendo l’esempio di mio nonno paterno, Massimiliano, pittore e grande conoscitore dell’arte a Roma; dall’infanzia, pertanto, non ho mai smesso di dilettarmi con il disegno e i colori e con la visita di musei e chiese e mostre e mi sono sempre distinto, alle medie e poi al Liceo classico, per le competenze artistiche. Verso i 14 anni ho iniziato a dipingere usando i colori a olio, e ho realizzato numerosi quadri che raffiguravano scene sacre o simboliche, in cui protagonista assoluta era la figura umana. Purtroppo, dopo le superiori non ho frequentato l’Accademia o la facoltà di Storia dell’Arte, seguendo la mia passione artistica, ma ho scelto Lettere antiche, e ho conseguito la laurea specialistica nel 2010, con una tesi in Letteratura latina; sono attualmente impegnato con un dottorato di ricerca proprio in Letteratura latina (sto studiando l’influenza della poesia di Virgilio sulle Odi di Orazio), presso l’Università di Roma Tre; contemporaneamente, mi sono abilitato all’insegnamento delle Lettere, del Latino e del Greco nei Licei, e ho svolto le prime supplenze. In ogni caso, l’arte in questi ultimi anni era pian piano scivolata fuori dalla mia vita. Nei 2013, tuttavia, ho avuto la grande fortuna di conoscere il maestro Elio Mazzella, che mi ha richiamato all’impegno nel campo artistico, credendo in me, sostenendomi e insegnandomi moltissime cose; grazie a lui e alla frequentazione dello studio suo e degli altri due fratelli, Luigi e Rosario Mazzella, a Napoli, ho avuto modo di affinare le mie abilità, sperimentandomi in primo luogo con la tecnica degli acrilici, e incamminandomi verso una sempre maggiore consapevolezza stilistica e padronanza tecnica.

Guglielmo Mattei, Arlecchino

Guglielmo Mattei, Arlecchino

Ho esposto ad alcune mostre collettive: Napoli: arte e rivoluzione, presso la Biblioteca “B. Croce” al Vomero (1-10 settembre 2Ò14); Una cartolina a Pino, presso la stessa sede (16-27 marzo 2015); gli interventi d’arte contemporanea dedicati all’Aria, all’Acqua e alla Terra, presso il Museo della Civiltà . contadina alla Masseria Luce di San Pietro a Patierno (Aria: 10 Gttobre – 9 novembre 2014; Acqua: 6 dicembre 2014- 10 gennaio 2015; Terra: 28 marzo- 15 aprile 2015); una mia opera, Natività, è esposta al Museo Civico-Mostra del Presepe di Rivisondoli (AQ); altre mie opere si trovano presso le parrocchie della Natività di N.S.G.C. e di San Gabriele dell’Addolorata a Roma. Risiedo e lavoro a Roma. Per me, dipingere è innanzitutto rendere omaggio alla Realtà che mi circonda: attraverso le mie opere, provo a restituire al Mondo tutta la bellezza che esso mi offre istante dopo istante, in·maniera più o meno appariscente; dipingere è altresì un modo per esprimere la mia visione, il mio attaccamento alla vita, alle cose, all’Uomo, celebrando tutto ciò attraverso le forme, i colori e la poesia di un quadro.

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