La nona ora
L’autore del best seller Misteri, segreti e storie insolite di Napoli ritorna in libreria con una nuova strenna, un thriller al cardiopalma. Maurizio Ponticello, in questa occasione, ha tralasciato la saggistica per cimentarsi in un libro adrenalinico, che racconta una storia inquietante (e, come sempre, a sfondo esoterico) dal ritmo incalzante. Si tratta del romanzo fresco di stampa La nona ora (Edizione Bietti, Milano – € 20,00), ambientato a Napoli nella tarda primavera del 2012.
La protagonista è una giovane antropologa, Silvana, tormentata da un incubo che la sveglia tutte le mattine all’alba: guizzi di fiamme l’avvolgono dalla testa ai piedi. Il giorno in cui deve debuttare come docente precaria all’università, trova il parabrezza dell’automobile in frantumi e lo scooter fuori uso. A partire da questo episodio, la ragazza comincerà a essere braccata anche da un segno enigmatico. In breve, la sua vita diventa un inferno: inseguita, minacciata, psicologicamente seviziata e intimorita senza che ne conosca il motivo. Disperata, chiede aiuto a un amico che ha un trascorso avventuroso come agente segreto – Giacomo Riccio, nome in codice: Jax – il quale decide di consultare un esperto di ermetismo, l’ottuagenario professor Ambrasi, rappresentante di spicco, nonché formatore, di una sorta di sacca di resistenza al Nuovo Ordine Mondiale. Nel frattempo, il misterioso aggressore diventa sempre più violento e pericoloso e un’Organizzazione occulta e particolarmente selettiva presenta ai suoi adepti il sofisticato progetto Araknes, che ha l’obiettivo di tessere una rete per spiare e controllare ogni singolo abitante della Terra.
Nello spaventoso intrigo che coinvolge la giovane Silvana, Jax e il lettore, s’intrecciano poteri occulti, manie, fanatismi, integralismi, fobie, simbolismi, conoscenze arcane e karma. È un thriller sofisticato ricco di colpi di scena, un inconsueto romanzo di formazione calato nella quotidianità meno conosciuta, e nondimeno così palese e autentica. La nona ora di Maurizio Ponticello è un libro che dovrebbe essere letto da tutti, e non soltanto per la scrittura trascinante, ma perché apre uno spiraglio su argomenti spesso taciuti (come quello dei volti oscuri del femminicidio), o… intenzionalmente seppelliti.
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