Viaggio nella “Grotta Smeraldo”

Viaggio nella “Grotta Smeraldo”

Grotta dello Smeraldo

Grotta dello Smeraldo

A pochi chilometri da Amalfi, nell’incantevole baia di Conca dei Marini, si trova la suggestiva Grotta dello Smeraldo. La spelonca, scoperta nel 1932 da un marinaio locale, Luigi Buonocore, deve il suo nome alle tonalità smeraldine che assume l’acqua grazie alla luce solare, filtrata attraverso una fenditura sottomarina.  Vi si accede sia dal mare che attraverso un ascensore, con il quale si raggiunge la banchina, da cui una zattera introduce il visitatore alla scoperta dell’antro. «Buonocore – racconta Ernesto Anastasio, il marinaio che troviamo all’ingresso della spelonca – notò un foro su una parete rocciosa, incuriosito, volle vedere che cosa vi fosse all’interno. Fu così che si ritrovò a scoprire quella che poi è diventata la Grotta dello Smeraldo.

L'ingresso della Grotta

L’ingresso della Grotta

Oltre all’ingresso originale, è stata, successivamente, praticata un’altra apertura, da cui attualmente si accede». L’antro è reso ancor più suggestivo dalle numerose formazioni stalattitiche e stalagmitiche, che, in alcuni tratti, si uniscono a formare colonne alte più di dieci metri, cui la fantasia popolare ha attribuito i nomi e gli accostamenti più curiosi. C’è chi, allora, vi riconosce la torre di Pisa, o chi crede di vedervi animali fantastici, sirene, o ancora chi immagina che una delle formazioni rappresenti Garibaldi a Cavallo.  «La grotta un tempo era asciutta, in quanto posta sopra il livello del mare. – continua Anastasio – Poi, per un fenomeno di bradisismo, il suolo si è abbassato e l’antro è stato parzialmente invaso dall’acqua». Particolarmente suggestivo è il presepe subacqueo, realizzato in ceramica vietrese, donato dalla Rai nel 1960. «Ogni anno, una settimana prima di Natale, circa centocinquanta sub, provenienti da tutt’Italia, si recano qui a Conca dei Marini. – conclude Anastasio – Il vescovo di Amalfi celebra una messa in suffragio dei pescatori e dei militari caduti in mare e, al termine della celebrazione, i sub entrano in processione nella Grotta, attraverso la galleria sottomarina per rendere omaggio a Gesù bambino».  Il sito è visitabile tutto l’anno, da aprile sino a ottobre, dalle ore 9.00 alle ore 16.00, mentre in inverno, dalle ore 9.00 alle ore 15.00. «La Grotta si può ammirare, però, solo quando c’è scirocco o libeccio. – conclude il marinaio – Se, infatti, il mare è agitato non vi si può accedere».

 

Per informazioni:

Azienda autonoma di soggiorno e turismo di Amalfi Tel. e fax: 089.87.11.07 e-mail: info@amalfitouristoffice.it

COME ARRIVARE

In auto: Da Nord: Autostrada A3, uscire a Castellammare di Stabia. Seguire la strada fino al bivio di Gragnano e continuare in direzione Agerola, poi in direzione Amalfi, seguire le indicazioni per Conca dei Marini. Da Sud: Autostrada A3, uscire a Vietri sul Mare. Proseguire sulla Strada statale 163 in direzione Amalfi,poi in direzione Positano. Al primo bivio, svoltare a destra; al secondo bivio (bivio di Pogerola) svoltare a sinistra.

In treno: le stazioni più vicine sono Salerno e Vietri sul Mare a Est.

In pullmann: autobus della Sita collegano Conca dei Marini con Amalfi, Sorrento e Positano.

 

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