
Trasporti, l’esempio che viene dalla Svizzera
Metropolitane che saltano le corse e quando poi riesci a prenderle sembrano carri bestiame, autobus lerci e senza orari, che per quanto sono vecchi non dovrebbero più circolare, Cumana e Circumvesuviana che sono l’incubo dei pendolari. Un disastro che non corrisponde alla storia dei nostri mezzi di trasporto. Un tempo, erano all’avanguardia. In questo simpatico articolo della nostra collaboratrice Anna Acocelli si fa cenno alla storia, per certi versi gloriosa, dei nostri mezzi di trasporto e poi si esamina la situazione attuale della Svizzera. Come dire Inferno e Paradiso. E la domanda, in chi legge, nasce spontanea: perché a noi il Paradiso è negato? In fondo, basterebbe imitare il modello svizzero!
Centoventicinque anni per la Funicolare di Chiaia, la prima in funzione a Napoli, e due anni dopo quella di Montesanto. Più recente è invece la Centrale, del 1928, ma la più giovane è quella di Mergellina, realizzata nel 1931. Una città obliqua, che deve proprio a questi impianti la possibilità di spostarsi dal centro cittadino alle quote più alte del corso Vittorio Emanuele e del Vomero. Ma se c’è un Paese dove si viaggia comodamente con impianti di risalita è la Svizzera. E come la funicolare di Chiaia compie 125 anni, della stessa età sono la Ferrovia Retica, la Pilatus Bahn, la cremagliera più ripida del mondo. Mentre compie25 anni la Swiss card, il biglietto che consente di viaggiare su bus urbani ed extraurbani, ferrovie, battelli e treni regionali e internazionali in transito. Perfino i Tgv in transito. Si sale e si scende per viaggiare comodamente su ogni mezzo di trasporto per lavoro e svago. Ma anche alla scoperta della Svizzera. Se in occasione dei Campionati mondiali di calcio gli atleti di tutto il globo si contendono il titolo sportivo, nei trasporti pubblici gli svizzeri possono considerarsi campioni del mondo sin da ora: non esiste, infatti, un’altra nazione che percorra così tanti chilometri in treno come gli elvetici. In media all’anno sono 2.274 a persona. Da primato è anche l’intera rete dei trasporti pubblici locali: si possono percorrere 11mila chilometri su 814 linee e solcare i laghi elvetici con 148 diversi battelli. Nel 2014 i motivi per festeggiare non riguardano, dunque, solo i Mondiali di calcio. Anche l’universo dei trasporti pubblici celebra diverse ricorrenze.
La più giovane delle festeggiate è la Swiss pass del sistema dei trasporti. Da un quarto di secolo, il biglietto all-in-one entusiasma e motiva i possessori della card che devono spostarsi per motivi di lavoro o di relax sui bus di AutoPostale, ma anche i viaggiatori di tutto il mondo a preferirla per scoprire la Svizzera a bordo di treni, autobus e battelli. Oggi i cittadini svizzeri usano molto i ticket integrati per spostarsi sulle linee del trasporto pubblico locale, a cominciare dai bus di AutoPostale che vanta circa 850 linee sulle quali viaggiano oltre 138,9 milioni di passeggeri ogni anno. E non esiste altro marchio in grado di rappresentare un pezzo di Svizzera con una tradizione e una popolarità simile. Lo scorso anno la società ha trasportato 139 milioni di passeggeri registrando i maggiori aumenti che hanno fatto salire a 848 il numero delle linee, mentre i chilometri percorsi dai 2.219 autopostali per il servizio di trasporto pubblico locale sono saliti a 108mila. Ciò perchè è un’azienda ben radicata a livello locale, ma anche per l’elevata consapevolezza della qualità dei suoi servizi. Le imprese della società e i partner di trasporto sono rappresentati da piccole e medie aziende. Circa il 60 per cento dei servizi di trasporto vengono forniti in collaborazione con 170 imprese di trasporto private disseminate in tutta la Svizzera.
Ma sono le ferrovie che fanno grande la Svizzera con i loro viaggi affascinanti tra le Alpi innevate. E con una puntualità che è solo svizzera. Come la Ferrovia Retica che da 125 anni viaggia nei Grigioni, il cantone più grande per superficie. Nata nel 1889, si sviluppa per 384 chilometri in mezzo alle alte vette svizzere. Con i due treni panoramici, Bernina express e Glacier express, entrati a far parte dal 2008 del patrimonio dell’Unesco, la Retica affascina i passeggeri, integrandosi armoniosamente nel paesaggio magico con opere architettoniche spettacolari, quali viadotti e gallerie elicoidali.
La Ferrovia si è conquistata un nome anche nel trasporto merci. Circa 700mila tonnellate vengono movimentate annualmente sulla rete ferroviaria grigionese. In questo modo, spiega Enrico Bernasconi, rappresentante della Ferrovia in Italia, svolge indirettamente un’importante funzione ecologica: ogni anno risparmia infatti ai cittadini dei Grigioni e ai loro ospiti immissioni pari a ben oltre 100mila viaggi con mezzi pesanti. I moderni vagoni panoramici rendono poi l’offerta più che mai completa e variegata. Per questo oltre 10milioni di passeggeri all’anno la scelgono per godersi l’atmosfera unica di un viaggio in treno. Sono i dati che la contraddistinguono: 115 gallerie e 592 ponti attraversati, 103 stazioni servite, 89 metri l’altezza del viadotto più alto, 7 per mille la pendenza più ripida, 30 per cento delle linee al di sopra dei 1.500 metri sul livello del mare, 20 per cento della rete sopra o all’interno di opere architettoniche. Il cuore batte forte anche lungo i 4,5 chilometri del percorso dal lago a Lucerna nella tratta dell’Esenwald a bordo della nostalgica carrozza della Cremagliera del Pilatus che compie quest’anno 125 anni. Nessun’altra cremagliera al mondo è tanto ripida con i suoi 1.635 metri di dislivello e una pendenza del 48 per cento. Ma se l’adrenalina è forte prendendo la Funivia CabriO, la prima e unica struttura al mondo a due piani dotata di piano superiore aperto, la Funicolare del Gelmer è quella che ha la massima pendenza in Europa, il 106 per cento. Un esempio pioneristico è invece la Ferrovia dello Jungfrau, inaugurata nel 1912, che tocca la più alta stazione d’Europa a 3.454 metri sul livello del mare, in un mondo di roccia, neve e ghiacci.
“Se da sempre le montagne hanno affascinato gli uomini, si è sentita anche la necessità di portarli in vetta”, dice Piccarda Frulli, vice direttore dell’Ente turismo elvetico in Italia. “Il Paese elvetico è così diventato pioniere nella costruzione di impianti di risalita e i quattro sistemi di comando a cremagliera sono tuttora validi”. Ma le pendenze estreme indussero gli esperti del settore a trovare una soluzione ance nella fune metallica: la funicolare. E nel 1879, presso il lago di Brienz, si inaugurò la prima funicolare turistica del mondo e prima ad utilizzare il sistema di scartamento, ideato da Roman Abt, a metà tratta perle carrozze in movimento. Davvero pioneristica nel 1908 fu però l‘invenzione della funivia costruita per superare gole profonde e ripide pareti rocciose. Oggi questi impianti sono delle infrastrutture importanti ed insostituibili nel trasporto delle persone e del turismo. Accanto a quelli realizzati ai primi del Novecento se ne sono aggiunti altri, con soluzioni più innovative. E’ il caso delle prime cabine rotair al mondo con pavimento girevole per godere il panorama a 360 gradi. Non stupisce che gli impianti di risalita svizzeri siano apprezzati dai viaggiatori di tutto il Mondo.