Progetto FOQUS, la Napoli che non si rassegna

Progetto FOQUS, la Napoli che non si rassegna

Conferenza stampa di presentazione del Progetto FOQUS

Conferenza stampa di presentazione del Progetto FOQUS

Nel cuore di Napoli, ai Quartieri spagnoli, sta nascendo forse il più innovativo intervento di rigenerazione urbana mai tentato in Europa, ma l’amministrazione comunale, cui spetta il governo del territorio, si è girata dall’altra parte per non guardare. Meglio impegnare le forze e i mezzi istituzionali nella creazione di finte piste ciclabili e farsi un bel giro in bicicletta. In realtà, sindaco e giunta non si sono resi conto di essere stati scavalcati dalla piazza, dagli imprenditori, dai cittadini, dalla gente di cultura, da chi non ci sta più a vedere i propri giovani senza una speranza di futuro. Mentre a Palazzo San Giacomo si arrovellano il cervello per affrontare l’emergenza dei “cornicioni cadenti” e trasformano la città, imponendo inutili e costose impalcature alla maggior parte dei monumenti, a Montecalvario si presenta FOQUSFondazione Quartieri spagnoli, un grande progetto di rigenerazione urbana, ideato dall’impresa Dalla Parte dei Bambini, promosso e realizzato da imprese e privati, che parte proprio oggi, venerdì 26 settembre 2014, inaugurato alla presenza del presidente del Senato Piero Grasso e del ministro della Giustizia Andrea Orlando. Si tratta di un’iniziativa incentrata sulla creazione di nuova impresa (cooperativa), nuova occupazione giovanile (in settori di alta qualificazione e nuove professionalità), servizi alla città, alla persona e alla crescita individuale.

Rachele Furfaro

Rachele Furfaro

Nella conferenza stampa di presentazione, che si è svolta ieri nel meraviglioso complesso cinquecentesco dell’Istituto Montecalvario sono stati illustrate tutte le iniziative legate al progetto dai principali attori dell’intervento: Rachele Furfaro, Presidente Foqus, Renato Quaglia, Direttore Foqus, Stefania Mellone Ciccariello, Presidente Associazione Napoli Children, Chiara Di Gennaro della Di Gennaro S.p.A.-Comieco, Alessandro Formisano della Società Sportiva Calcio Napoli S.p.A., Aurora Spinosa, Direttore dell’Accademia di Belle Arti di Napoli.

Renato Quaglia

Renato Quaglia

“Si vuole sperimentare a Napoli – ha sostenuto Rachele Furfaro – un diverso modo di intendere le politiche sociali, promosse dall’iniziativa privata, verificandone la sostenibilità impostata su principi di cooperazione, imprenditorialità civica, assunzione di responsabilità, con l’attività congiunta di soggetti privati che scelgono di investire e collaborare insieme in un contesto particolarmente problematico”. “Abbiamo scelto – ha aggiunto la Presidente – un modello di lavoro compartecipativo, basato sul coinvolgimento in maniera attiva di imprese private e pubbliche, utilizzando pratiche di rete, networking e coproduzione come condivisione con tutti i soggetti insediati che consentano correlazioni continue tra competenze e specializzazioni. L’obiettivo è la costituzione di nuova impresa e la creazione di nuova occupazione, sia diretta, sia attraverso spin-off, incubatori d’impresa, botteghe di mestiere, programmi di apprendistato e tirocinio”.

L'accesso ai locali della Fondazione FOCUS

L’accesso ai locali della Fondazione FOCUS

La Fondazione FOQUS ha promosso la costituzione dell’Associazione Napoli Children che associa le persone e le imprese partner del progetto partecipando al governo della Fondazione stessa. Il progetto è stato presentato nel gennaio 2014 alla Direzione dei Programmi LEED dell’OCSE a Parigi. Una scommessa per il futuro con un investimento privato di avvio, senza sostegno pubblico, che corrisponde a circa tre milioni di euro, per l’anno in corso e per il 2015 e all’impegno diretto di ben 25 imprese private a favore del progetto. “FOQUS può essere in parte paragonato – ha sostenuto il direttore Renato Quaglia – a esperienze realizzate in altre città d’Europa, come Amsterdam col quartiere Bijlmermeer, Vienna col Quartier21, o Pargi col Centquatre. Come è avvenuto per questi progetti, Foqus si realizza in una delle aree più emblematiche di una città metropolitana e sperimenta nuovi modelli di welfare di comunità, promuovendo processi di mobilità sociale, sviluppo, trasformazione. Ma a differenza di questi è promosso e realizzato interamente su iniziativa e con risorse private; costruisce un’aggregazione diversificata e non monotematica; si rivolge alla persona dai primissimi anni di vita all’età adulta, nel percorso formativo come in quello dei servizi”.

Una delle tante aule dell'asilo nido

Una delle tante aule dell’asilo nido

All’interno dell’Istituto Montecalvario, proprietà della Congregazione delle Figlie della Carità, affidata all’Impresa Sociale “Dalla Parte Dei Bambini” come sede di Foqus, hanno già preso il via l’asilo nido Le Pleaidi; la scuola dell’infanzia e scuola primaria Dalla Parte Dei Bambini; la libreria per ragazzi Montelibrario; l’Orchestra Sinfonica dei Quartieri Spagnoli, condotta dall’Accademia Europea di Musica e Spettacolo, attraverso il metodo J.A.Abreu; l’Università delle Liberetà di Napoli con corsi di formazione informale per adulti, Memart laboratorio di grafica, editoria, design e arte; il Centro l’Arte della felicità (laboratorio di ginnastica consapevole, posturologia, osteopatia, laboratori di psicologia e counseling); una palestra (per le attività delle scuole e dell’Università delle Liberetà); il ristobar identità mediterranea Pinzimonio. Poi, da gennaio 2015 apriranno: il centro di alta formazione artistica dell’Accademia di Belle Arti di Napoli con i corsi post-diploma; l’osservatorio nazionale delle politiche educative a favore dell’infanzia Think tank; la società di consulenza strategica e web Mohma Communication e la Casa editrice Junior di Firenze che avrà la sua sede per il Sud Italia all’interno di FOQUS.

Il campo da gioco ricavato in una delle due corti dell'Istituto Montecalvario

Il campo da gioco ricavato in una delle due corti dell’Istituto Montecalvario

Sempre nel 2015, saranno attivate anche “Le botteghe di mestiere”, che offriranno formazione a giovani in cerca d’occupazione attraverso percorsi di tirocinio di inserimento/reinserimento al lavoro, nell’ambito di mestieri ad alta specializzazione o a vocazione tradizionale con modalità innovative. Le botteghe di mestiere, rappresentate da un’impresa o da un gruppo di imprese, potranno favorire il trasferimento di competenze specialistiche alle nuove generazioni; promuovere l’interesse per i mestieri tradizionali in una dimensione innovativa; favorire il ricambio generazionale, stimolando la nascita di nuova imprenditoria; sollecitare lo sviluppo di reti su base locale. Ciascuna bottega di mestiere ospiterà 15 giovani, tra i 18 e i 28 anni, inoccupati, che hanno svolto un periodo di formazione post-diploma con i docenti dell’Accademia di Belle Arti di Napoli e potranno acquisire competenze professionali in attività legate alla produzione nei settori della moda, del design, dell’editoria, della comunicazione web. Complessivamente sono previsti tre cicli di tirocinio per ciascuna bottega di mestiere, della durata di un semestre ciascuno. La bottega di mestiere per grafica d’arte e design sarà gestita da Arte’m; la bottega per web-communication sarà gestita da Mohma communication; Alcott, Carpisa e Gutteridge sono le imprese che cureranno le botteghe di mestiere per l’avviamento professionale per accessori moda. Infine, a settembre 2015, FOQUS inaugurerà l’atelier interattivo MAC3 arte, scienza e comunicazione gestito dalla cooperativa giovanile “Mac3”, di nuova costituzione, in collaborazione con Reggio Children e una residenza per studenti (gestita da una società di in-coming di Napoli, in collaborazione con Confesercenti Napoli).

 

 

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